Finalmente, dopo mesi di attesa, Raycast sbarca anche su Windows. Una novità importante per il sistema di Microsoft, perché questa piccola app si è saputa conquistare un ampio pubblico su macOS, soprattutto da parte degli utenti più avanzati.
Raycast è infatti uno degli strumenti più apprezzati in ambito produttività, capace di velocizzare qualsiasi operazione con una semplice scorciatoia da tastiera. Per adesso su Windows è in versione beta, non tutto è perfetto e mancano ancora alcune funzioni chiave, ma il primo passo è fatto. Scopriamo cosa funziona e cosa no.
Abbiamo parlato in maniera approfondita della versione per macOS di Raycast nella nostra guida completa, che vi consigliamo di leggere per capire nel profondo le potenzialità di questo strumento.
Brevemente, possiamo dire che Raycast è un’app progettata per semplificare e velocizzare le operazioni quotidiane al computer. Funziona come un launcher intelligente, che si attiva con una semplice combinazione di tasti e permette di eseguire comandi, cercare file, gestire app e molto altro, tutto senza mai staccare le mani dalla tastiera.
Raycast si è guadagnato un seguito di utenti affezionati grazie alla sua interfaccia pulita, alla rapidità d’uso e soprattutto al supporto per estensioni di terze parti. Esistono plugin per fare praticamente di tutto: creare promemoria, controllare l’agenda, interagire con GitHub, Slack, Notion, Google Calendar e decine di altri strumenti.
Un altro punto forte è la possibilità di personalizzare completamente l’esperienza. Gli utenti più esperti possono persino creare i propri script o workflow automatizzati, rendendo Raycast uno strumento su misura per ogni tipo di esigenza.
Negli anni, è diventato per molti l’alternativa preferita a Spotlight o Alfred su Mac, ma con qualcosa in più: una community attiva e una filosofia da power user che punta tutto sulla velocità.
Dopo anni di esclusiva su macOS, Raycast arriva su Windows portandosi dietro tante funzionalità. Per ora si tratta di una versione beta e questo significa che non tutto è ancora al suo posto.
Anche su Windows è possibile usare estensioni di terze parti, così da personalizzare l’app in base alle proprie esigenze fin dal primo avvio. È un aspetto fondamentale, perché permette di sfruttare subito molte delle funzionalità chiave di Raycast, come le integrazioni con strumenti esterni.
Ma attenzione, perché ci sono ancora parecchie limitazioni. Ecco alcune di quelle da tenere in considerazione.
Niente sincronizzazione cloud: una delle funzioni Pro più utili, che permette di mantenere lo stesso setup su più dispositivi, al momento non è disponibile su Windows.
Estensioni non compatibili: molti dei plugin nati per macOS non funzionano sulla versione Windows.
Prestazioni altalenanti: come ogni software in fase beta, anche Raycast su Windows può mostrare qualche instabilità o rallentamento.
Il piano Pro, che costa 8 dollari al mese (fatturati annualmente), al momento non ha senso per gli utenti Windows, proprio perché le funzioni extra sono ancora assenti. La stessa Raycast ha confermato che queste arriveranno in futuro, ma non ha fornito date precise.
Per provare Raycast su Windows bisogna iscriversi alla lista d’attesa dal sito ufficiale, inserendo il proprio indirizzo email. Se si riceve l’invito, si ottiene anche la possibilità di invitare altri utenti. Di seguito trovate il video di presentazione della versione per Windows.
L’articolo L’app più utile di macOS arriva su Windows: ecco come può cambiare la vostra produttività sembra essere il primo su Smartworld.