10 giochi su Nintendo Switch 2 recensiti: ecco quali valgono e quali no

Nintendo Switch 2 è finalmente arrivata e noi la stiamo sviscerando a dovere (qui la guida ai migliori giochi Nintendo Switch e Switch 2): dopo decine e decine di ore di gioco tra esclusive ottimizzate per il nuovo hardware e porting di varia natura, siamo pronti a offrirvi una panoramica dei titoli che vale la pena provare, e quali invece non conviene acquistare. In questo articolo troverete dieci mini‑recensioni dedicate a titoli appartenenti a generi diversi, per orientarvi al meglio.

Ve lo anticipiamo subito: la nostra recensione di Mario Kart World è già online in un pezzo a parte, ma qui scoprirete tutto il resto. Per ogni gioco vi offriamo un’analisi rapida, un eventuale approfondimento ed un voto che sintetizza la nostra esperienza. Attenzione però: a volte il punteggio riflette anche le strategie di commercializzazione, non solo la qualità ludica.

Mettetevi comodi, immergetevi nelle nostre analisi e capirete perché ogni voto in questo articolo racconta una storia a sé.

Nintendo Switch 2 Welcome Tour
Fast Fusion
Street Fighter 6
Survival Kids
Sonic X Shadows Generations
Pokémon Scarlatto e Violetto
Yakuza 0 Director’s Cut
Kunitsu-Gami: Path of the Goddess
Puyo Puyo Tetris 2S
Raidou Remastered: The Mystery of the Soulless Army
Cosa comprare?

Togliamoci subito il sassolino dalla scarpa: Nintendo Switch 2 Welcome Tour è il gioco che non dovreste acquistare per alcun motivo al mondo, quantomeno per non finanziare questo tipo di produzione, nonostante vi siano alcuni pregi.

Si tratta appunto di un piccolo tour guidato nei meandri tecnologici della console, realizzato con un gusto per l’estetica minimale di sicuro piacevole, ma il fatto che sia stato piazzato a 9,99€ e che alcuni minigiochi siano bloccati appunto dall’acquisizione di tutti gli acccessori (come la telecamera e il nuovo Pro Controller) non fa altro che alimentare la scorrettezza di questa tipologia di operazione.

Nintendo in passato ha proposto gratis capolavori come Wii Sports, o simpatici esperimenti gratuiti come Face Raiders per appunto sperimentare le novità della console: anche Steam ha il suo Aperture Desk Job per mettere in luce le caratteristiche di Steam Deck, per non parlare poi di PlayStation con il meraviglioso Astro’s Playroom.

Il problema è che Welcome Tour non è nemmeno un vero videogioco, perché i minigiochi contenuti all’interno non sono veri minigiochi, bensì piccole interazioni che vi spiegano cosa può fare la console. L’idea sarebbe anche carina, se fosse stata inclusa nella console, ma non come titolo a sé stante. E poi, perché non proporlo gratuitamente quantomeno agli iscritti al Nintendo Switch Online? Lasciatelo lì dov’è.

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Probabilmente non avete ancora sentito parlare di Fast Fusion, ma questo piccolo gioiello è uno dei pochi esclusivi di lancio per Switch 2 e merita tutta la vostra attenzione. Sviluppato da un team indie tedesco come diretto erede di FAST RMX per la prima Switch, Fast Fusion è un tributo allo stile WipEout: navi antigravitazionali a tutta velocità ed un senso di scorrimento eccezionale spingono e spremono la potenza grafica della console, a tal punto che nelle opzioni potete scegliere tra varie modalità grafiche, bilanciando dettagli e frame‑rate a 60 fps.

Il gioco propone 12 tracciati, non tantissimi in realtà, ma più che sufficienti se consideriamo il prezzo di soli 14,99€, e soprattutto uno più spettacolare dell’altro. La curva di apprendimento è però impegnativa: anche sui primi livelli, la navicella esplode se esce dal percorso e i salti vanno calibrati per non fare una brutta fine. Normalmente sarebbe un pregio, ma qui soffre l’IA degli avversari basata sul cosiddetto, fastidioso “elastico”: se correte benissimo, vi si incollano; se andate piano, rallentano per farvi restare in gara.

Il sistema di progressione ha poi degli alti e dei bassi: potete acquistare 15 diverse navicelle con i crediti di gioco e fonderle per crearne di nuove, ampliando l’offerta di guida. Peccato però che il grind per sbloccare le gare sia percepito come artificioso e non troppo stimolante. Non c’è multiplayer online, ma fino a quattro giocatori possono sfidarsi in locale a schermo condiviso.

Detto ciò, a 15€ Fast Fusion è un’esperienza di guida spettacolare e consigliata a chi ama le sfide, pur con qualche sbavatura nel bilanciamento e nell’IA.

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Street Fighter 6 su Nintendo Switch 2 è un porting riuscito, malgrado dei grattacapi sui quali dovete essere al corrente prima di effettuare l’acquisto. L’ottimo picchiaduro di Capcom, uscito originariamente nel giugno 2023 su PlayStation 5, Xbox e PC, arriva sulla nuova console Nintendo in versione digitale “budget” a 39,99€, mentre quella Years 1-2 a 59,99€, senz’altro la più consigliata e disponibile anche fisica, va a mettere una toppa ad uno dei difetti del gioco, visto che espande il roster di eroi da 20 a 26 personaggi, insieme a nuovi colori per i costumi e arene inedite.

Il titolo rimane un ottimo picchiaduro, tra i migliori sul mercato, un picchiaduro “giocherellone” come ci piace definirlo, capace di accontentare tanto i fan dell’e-sport quanto chi cerca un’esperienza più leggera, in linea con i classici del passato.

Il titolo gira a 60 fps nelle classiche modalità di lotta, con un buon livello di dettaglio, anche in mobilità. Purtroppo, nel World Tour, una delle aggiunte più originali del gioco, perde colpi: in questa modalità, dove si vestono i panni di un eroe realizzato dall’utente, e lo si guida in aree esplorabili per migliorare le sue abilità, le fasi esplorative sono fluide, mentre i combattimenti subiscono un dimezzamento della fluidità, con uno stacco fastidioso che penalizza l’esperienza.

A completare il pacchetto ci sono due modalità extra, legate al giroscopio e ad un fittizio scontro di “calorie”, che però risultano del tutto superflue. Peccato, perché l’idea di arricchire il porting con qualche tocco di party game era buona, ma dover agitare il Joy-Con senza alcuna logica, semplicemente, non è divertente.

Recensione Street Fighter 6 su Xbox Series X

Survival Kids sarebbe potuto essere un perfetto titolo di lancio per Nintendo Switch 2: recupera infatti una vecchia proprietà intellettuale di Konami e la ripropone come un’alternativa leggera e familiare pensata per chi cerca una piccola avventura da condividere con i più piccoli.

Si tratta infatti di un titolo che, a dispetto del “Survival” nel titolo, di sopravvivenza ha ben poco. Anzitutto è piuttosto noioso in solitaria, ed infatti punta tutto sulla cooperazione: fino a quattro giocatori online oppure in locale a schermo condiviso, dovrete esplorare un’isola deserta, raccogliere risorse e costruire una zattera per fuggire.

Il gameplay segue una ricetta piuttosto elementare, dove bisogna raccogliere legna per costruire il ponte, liane per le reti d’arrampicata, e poi si risolve qualche rompicapo di facile entità per procedere. Non esiste un inventario da gestire, né vere e proprie meccaniche di sopravvivenza, nessuna fame che cala, nessuna sete, nessuna malattia. Questo approccio “all’acqua di rose” rende il titolo accessibile ai bambini, ma finisce per risultare fin troppo semplicistico anche per loro.

La cooperazione locale è un punto di forza, perché giocare con un figlio, un cuginetto o con il proprio partner, dividendosi i compiti per accelerare i tempi, regala momenti di divertimento condiviso, ma l’assenza di sfide consistenti e la progressione guidata in stile tutorial continuo attenuano il senso di conquista. A 49,99€, tra l’altro nella sola versione digitale, la proposta appare tra l’altro un po’ sovraprezzata.

In sintesi è un passatempo carino per famiglie, ma consigliato solo in caso di prezzo scontato. A listino pieno, l’esperienza rimane troppo banale per giustificare l’acquisto.

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Sonic X Shadows Generations è la rimasterizzazione uscita nell’ottobre 2024 di quel fantastico Sonic Generations che nel 2011 ha saputo riunire le due anime del porcospino blu, il Sonic moderno e quello classico. L’ultima edizione, come suggerisce il nome, include anche una campagna dedicata a Shadow, che sbarcò anche su Nintendo Switch, in una versione però sacrificata nella fluidità e nel dettaglio grafico.

L’arrivo quindi su Nintendo Switch 2 è ben voluto, anzi, più che ben voluto. E allora perché vedete solo 7 come voto finale? Perché SEGA ha pensato bene di non offrire un aggiornamento gratuito per i possessori della versione Switch 1. E, ancor peggio, non ha nemmeno pensato ad offrire quantomeno un aggiornamento a pagamento. Dunque sì, avete capito bene: se volete giocare alla versione Switch 2, e avete già la versione Switch 1 un po’ castrata, dovete riacquistarlo a prezzo pieno, pari a 49,99€ di listino.

La scelta di mercato è così amara che sporca inevitabilmente il nostro giudizio di un videogioco però di grande qualità, che ci siamo goduti ancora una volta, e che riteniamo assolutamente tra le migliori espressioni del Sonic moderno, nonostante abbia ormai 14 anni alle spalle. La campagna di Shadow, che è inedita, ci fa però assaporare della modernità che vedremmo ben applicata ad un capitolo successivo.

Insomma, Sonic X Shadows Generations su Nintendo Switch 2 è un solido porting, ma una discutibile operazione commerciale: sta a voi scegliere da che parte stare.

Approfondimento Sonic X Shadows Generation

Alla prova della nuova console, il criticatissimo Pokémon Scarlatto e Violetto mostra finalmente il suo vero potenziale: un aggiornamento tecnico gratuito, disponibile per tutti i possessori del gioco originale, trasforma l’esperienza di lancio, che all’inizio era stata aspramente bacchettata per un comparto grafico e prestazionale del tutto insufficiente.

Il colpo d’occhio ora è ben diverso: il titolo gira stabilmente, o quasi, a 60 fps, con una definizione pulita ed un orizzonte di gioco più ampio che restituisce l’idea di mondo aperto che voleva originariamente offrire

Le texture, alcune rivisitate e più dettagliate, donano un livello di rifinitura maggiore, sebbene non tutte godano della stessa cura. Ma non importa, perché adesso il gioco è godibile ed anche apprezzabile nella sua estetica. La cosa strana è che l’update non è stato annunciato con il clamore che meriterebbe, anche perché, lo ribadiamo, è gratuito.

Restano però alcune pecche di base: l’assenza di doppiaggio limita il coinvolgimento nelle sequenze narrative, la trama non brilla e il sistema di combattimento, lento e macchinoso, non eguaglia il dinamismo visto in Leggende Pokémon: Arceus.

Eppure, l’aggiornamento su Switch 2 trasforma Scarlatto e Violetto in un titolo godibile come non mai. Lo consigliamo senza riserve ai fan di lunga data e a chi vuole esplorare per la prima volta questo universo, pur restando consapevoli di alcuni aspetti datati che attendono ancora un restyling.

Recensione Pokémon Scarlatto e Violetto su Nintendo Switch 1

Yakuza 0 Director’s Cut è la versione rimasterizzata e leggermente espansa del capitolo che fa da punto di partenza della nota e amata serie SEGA, e arriva in esclusiva (almeno al momento) su Nintendo Switch 2.

L’edizione è di sicuro ben confezionata, visto che giunge sulla nuova console in una forma che riesce a spingersi ad una risoluzione 4K fino a 60 fps. Ci riesce perché il motore è vecchio, sia chiaro, ma il risultato è comunque molto piacevole nella pulizia, malgrado i suoi anni di età (otto, per l’esattezza).

SEGA ha poi pensato di inserire una modalità extra denominata Raid, giocabile da soli o online, nella quale è possibile affrontare una serie di arene colme di nemici, una dopo l’altra, scegliendo tra tanti eroi che è possibile sia sbloccare, che potenziare. È un’aggiunta simpatica, che si somma anche a delle scene narrative aggiuntive di poco conto per quanto riguarda la campagna principale.

Che dire però del gioco in sé? Stiamo parlando di un titolo che quasi trascende il concetto stesso di interazione per narrare una storia attraverso filmati e dialoghi di una lunghezza spropositata, che costituiscono un intreccio da far invidia persino ad un libro in quanto a dettagli.

Yakuza 0 vorrebbe essere definito un picchiaduro a scorrimento, perché effettivamente questa ritrae al meglio la sua parte giocata, ma in realtà è una grande storia contornata da tante attività collaterali, molte delle quali slegate dal gioco stesso.

È un’avventura particolare, che trova in questa edizione la sua forma finale, sebbene abbia sul groppone i suoi problemi di ritmo, già riscontrati appunto nell’originale. Il perno su cui posa l’esperienza è la storia, vera protagonista di un titolo strutturalmente ripetitivo e dipendente dal coinvolgimento narrativo, che non esiterà ad arrivare, purché abbiate la pazienza di seguire le vicende scendendo a patti con una certa verbosità degli intermezzi.

Non vogliamo spaventarvi, ma piuttosto mettervi al corrente: per il resto Yakuza 0 Director’s Cut è un’operazione riuscita, anche in virtù della presenza, inedita, dei sottotitoli in italiano. Peccato per il prezzo di 49,99€, che sarebbe potuto essere un po’ più basso.

Quando uscì su PlayStation 5, Xbox e PC lo scorso anno, Kunitsu‑Gami: Path of the Goddess passò un po’ in sordina, ma quel coraggio che ha mostrato Capcom nel lanciare una nuova IP dal forte sapore nipponico che fonde tower defense, azione pura e strategia merita senz’altro una seconda chance su Nintendo Switch 2, il cui debutto coincide con il lancio di una nuova modalità ad ondate.

Il cuore dell’esperienza, però, è difendere la principessa dal flusso di demoni nemici: controllerete un eroe, il samurai Soh, piazzando truppe con ruoli assegnati (arceri, taglialegna e altri ancora) per rallentare gli assalti. Ad ogni mappa completata vi ritroverete a girovagare nelle piccole basi liberate, scegliendo quali strutture ricostruire per ottenere ricompense, da reinvestire negli incrementi dell’eroe e dell’esercito, per poi lanciarsi in una mappa successiva.

Le prime tre ore servono a padroneggiare l’apparentemente complesso sistema di potenziamento del villaggio e delle unità, un tutorial esteso ma necessario, dopo il quale il gameplay diventa sorprendentemente accessibile.

Il bilanciamento solleva però dei dubbi, tanto da inficiare la ripetività di mappe che sì, diventano via via più complesse, ma su cui la strategia per la vittoria non cambia poi di molto. Il combattimento in volo, con combo aeree da eseguire in salto, non offre la stessa precisione delle fasi a terra, ed in linea generale il gameplay non riesce ad esprimere fino in fondo le reali potenzialità.

Nel complesso, Kunitsu‑Gami resta un esperimento audace e in parte ripetitivo, pensato per chi cerca un ibrido tra strategia e action in formato portatile.

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Con Puyo Puyo Tetris 2S, SEGA ripropone una delle migliori fusioni tra il rompicapo giapponese Puyo Puyo e il mitico Tetris, ma la manovra commerciale solleva qualche dubbio. Si tratta infatti di Puyo Puyo Tetris 2, uscito cinque anno fa, ripubblicato su Switch 2 con pochissime novità: l’unica vera aggiunta di rilievo è la divertente e confusionaria modalità “Doppi Puyo Tetris”, che mette in coppia due giocatori per eseguire combo coordinate.

Il cuore del gioco rimane quello di sempre: chi ama il Tetris può sfidare un avversario legato al mondo di Puyo Puyo, con regole di interazione chiare e meccaniche indipendenti ma perfettamente bilanciate. La longevità è garantita da decine di varianti, dal Versus standard alle modalità avventura, passando per sfide a score e mini‑giochi, ma nulla di rivoluzionario rispetto all’edizione originale.

Peccato che il prezzo di listino sia di 39,99€ e non ci sia alcun aggiornamento gratuito (o a pagamento) per chi possiede già Puyo Puyo Tetris 2 su Switch 1. Un rilancio così a pagamento fa pensare che SEGA stia spingendo troppo sulle tasche degli utenti. Consigliamo quindi agli appassionati di attendere una svendita o un’offerta: a prezzo pieno, le poche chicche introdotte non giustificano l’acquisto fino in fondo, nonostante sia un titolo ben confezionato e realizzato.

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Chiudiamo la nostra selezione con un titolo uscito poche settimane dopo il day one, cioè Raidou Remastered: The Mystery of the Soulless Army, rivisitazione di un cult Atlus nato su PlayStation 2 quasi vent’anni fa. Quella che sembra una semplice rimasterizzazione è in realtà un’operazione di restauro profondo: grafica ricostruita, sistema di combattimento rivisto, intero doppiaggio aggiunto, sottotitoli in italiano e meccaniche di salvataggio modernizzate. È quasi un remake mascherato da remaster.

Nei panni di un investigatore evoca‑demoni, vi troverete a indagare sulla misteriosa scomparsa di una ragazza, legata ad una famiglia dal passato oscuro, alternando esplorazione nel mondo reale e incursioni nel regno demoniaco.

Il vero fiore all’occhiello è il sistema di combattimento in tempo reale: accanto al vostro eroe in prima linea, potrete schierare demoni catturati, livellarli, fonderli e scatenarne le abilità speciali. In certi momenti assumerete persino il controllo diretto di queste creature, per risolvere alcuni enigmi.

Nonostante un lavoro grafico che rinnova e pulisce l’impatto generale, l’estetica conserva i modelli originali un po’ “vecchio stile” e il feedback dei combattimenti risulta scivoloso nei feedback. L’intero gioco, detto francamente, sa di datato a livello strutturale, ma quel datato apprezzabile, che cattura a piene mani l’originale e tenta di svecchiarlo preservandone lo spirito. E ci riesce, tutto sommato: lo consigliamo sia ai fan di Atlus, sia agli appassionati di creature da addestrare e scatenare in battaglia.

La line‑up di lancio di Nintendo Switch 2 per questo primo mese non è entusiasmante, quindi evitate acquisti affrettati se non avete esigenze particolari. La killer app resta Mario Kart World, ma l’open world poco sfruttato e il prezzo di 90€ lasciano un retrogusto amaro. Tra gli esclusivi, scartate Nintendo Switch 2 Welcome Tour: non vale il prezzo e potete tranquillamente lasciarlo lì.

Se amate i picchiaduro, Street Fighter 6 è un porting solido (pur con compromessi nella modalità World Tour) e merita un’occhiata. Per gli appassionati di corse futuristiche, Fast Fusion (14,99€) è la sorpresa del lancio: grafica da urlo e gameplay super veloce, nonostante l’IA “elastica” poco calibrata.

Coloro che cercano rompicapo troveranno un titolo decente in Puyo Puyo Tetris 2S, ma a 40€ le novità sono troppo poche: aspettate uno sconto. Survival Kids resta una delle poche esclusive familiari, divertente in cooperativa ma fin troppo superficlale nella formula, e davvero esagerata a 49,99€.

Pokémon Scarlatto e Violetto guadagna un posto tra le sorprese, con un’ottima rimaster e per di più gratuita per i possessori del criticatissimo gioco originale su Switch 1. Inoltre, non perdete le versioni Switch 2 di Breath of the Wild e Tears of the Kingdom se siete innamorati di Zelda, ma preparatevi a pagare 10€ in più, oltre al gioco (oppure l’abbonamento a Switch Online con Pacchetto Aggiuntivo li include senza costi extra). Titoli come Raidu Remastered, Kunitsu‑Gami o Yakuza 0 restano tutti validi ma molto dipende dalla vostra passione per il genere.

In sostanza, la scelta è abbastanza limitata. La vera killer app potrebbe essere l’imminente Donkey Kong Bananza, in arrivo il 17 luglio 2025, il vero must per gli amanti del platform.

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