L’azienda che sforna browser pensa di aver fatto il browser definitivo

Un nuovo browser è pronto a rivoluzionare il modo in cui navighiamo online, mettendo l’intelligenza artificiale al centro dell’esperienza. Si chiama Dia, arriva dalla stessa startup che aveva creato Arc (ne avevamo parlato benissimo nella nostra recensione), e vuole rendere l’interazione con il web più naturale, personalizzata e produttiva.

In un momento in cui l’AI è ovunque, Dia prova a distinguersi non con una semplice integrazione, ma con un approccio radicale: l’assistente intelligente non è un’aggiunta, ma il cuore stesso del browser. Il risultato è uno strumento pensato per chi lavora o studia online, ma abbastanza semplice da poter essere usato da chiunque.

Cos’è Dia e perché è diverso dagli altri browser

Dia è un browser basato su Chromium, lo stesso progetto open source su cui si fondano anche Google Chrome e altri software simili. Questo significa che l’interfaccia e il funzionamento di base risultano subito familiari, potendo integrare anche le sue estensioni. Ma appena lo si apre, ci si accorge che Dia è qualcosa di diverso.

La sua particolarità è che nasce con l’intelligenza artificiale integrata fin dal primo clic. Non è un’estensione o un widget da attivare: l’AI è parte integrante del browser, al punto che persino la barra degli indirizzi funziona da chatbot evoluto. Può consultare il web, rispondere a domande, riassumere documenti, scrivere testi, e tutto partendo dai contenuti che stiamo visualizzando.

Rispetto ad Arc, il browser precedente della stessa azienda, Dia è molto più diretto. Ha un’interfaccia essenziale, una curva di apprendimento più leggera, e vuole raggiungere un pubblico più ampio: non solo smanettoni, ma anche chi usa il web per lavoro, studio o semplice curiosità.

Per ora è disponibile in beta su invito, ma tutti gli utenti già registrati ad Arc riceveranno l’accesso automaticamente. I primi tester potranno inoltre invitare altre persone, contribuendo così alla crescita della community. Potete scaricarlo da qui se avete macOS.

Tutte le funzioni AI già disponibili

Il cuore di Dia è la sua barra degli indirizzi intelligente, un vero e proprio assistente AI in tempo reale. Non si limita a completare ricerche o suggerire link, ma è in grado di:

consultare siti web al volo
riassumere testi anche lunghi
rispondere in base alle schede aperte
scrivere bozze di email, articoli o documenti
adattare stile e tono in base alle nostre preferenze

A questo si aggiunge una funzione chiamata History, che permette di sfruttare fino a sette giorni di cronologia per dare risposte più accurate e personalizzate. È una modalità che si può attivare o meno, ma pensata per chi lavora spesso su più finestre e vuole ritrovare il contesto senza doverlo ricostruire da zero.

Skills: le automazioni “a voce”

Un’altra funzione interessante sono le Skills, una sorta di comandi rapidi che possiamo attivare parlando con l’assistente. Non serve saper programmare: basta scrivere “crea un layout leggibile per questo articolo” e il browser si occupa di tutto.

Dietro le quinte le Skills sono blocchi di codice, ma per l’utente finale sono azioni semplici e veloci da richiamare. È un modo per automatizzare attività ripetitive e personalizzare il browser secondo le nostre abitudini.

L’articolo L’azienda che sforna browser pensa di aver fatto il browser definitivo sembra essere il primo su Smartworld.