AGCOM ha ufficialmente approvato il primo codice di condotta per gli influencer italiani. Un passaggio storico, che equipara — almeno sul piano delle responsabilità — i creator più seguiti alle emittenti televisive tradizionali.
Chi supera una certa soglia di follower o visualizzazioni dovrà rispettare regole precise su trasparenza, imparzialità e contenuti sponsorizzati, con multe che possono arrivare fino a 600.000 euro in caso di violazioni gravi. Ma cosa prevede davvero il nuovo regolamento, e chi sarà obbligato a seguirlo?
Chi rientra nel nuovo codice di condotta di AGCOM
Non tutti gli influencer saranno soggetti alle nuove regole, ma solo quelli considerati “rilevanti” secondo criteri precisi. AGCOM ha stabilito che il codice si applica a chi supera 500.000 follower o 1 milione di visualizzazioni medie mensili su almeno una piattaforma social o video.
Chi rientra in questi parametri sarà equiparato alle emittenti TV in termini di responsabilità editoriale. Questo significa dover rispettare gli stessi principi fondamentali: correttezza, imparzialità, rispetto della dignità umana, contrasto all’hate speech, tutela dei minori e del diritto d’autore.
AGCOM pubblicherà un elenco ufficiale degli influencer soggetti al regolamento, con obbligo di registrazione entro sei mesi. Il monitoraggio sarà continuo e l’iscrizione sarà necessaria anche per adempiere agli obblighi sui contenuti commerciali.
Il codice nasce da un processo partecipato, con consultazioni pubbliche e tavoli tecnici, e segna un cambio netto: i creator digitali più influenti non potranno più operare senza regole definite.
Obblighi, sanzioni e cosa cambia davvero per gli influencer
Con il nuovo codice, gli influencer più visibili saranno tenuti a rispettare regole simili a quelle del mondo radiotelevisivo. Questo include una maggiore attenzione alla trasparenza pubblicitaria, con contenuti sponsorizzati che dovranno essere chiaramente riconoscibili, secondo i criteri della Digital Chart dello IAP.
I messaggi commerciali dovranno essere esplicitamente segnalati, evitando ambiguità tra editoriale e pubblicità. Ma il codice impone anche obblighi più ampi: qualità dell’informazione, tutela dei minori, non discriminazione e contrasto ai contenuti d’odio.
Le sanzioni previste
AGCOM ha introdotto un sistema sanzionatorio con due soglie principali:
Fino a 250.000 euro per violazioni generiche
Fino a 600.000 euro per infrazioni gravi, soprattutto se legate alla tutela dei minori
I controlli verranno effettuati tramite strumenti di monitoraggio e verifiche ufficiali. In caso di inadempienza, le sanzioni potranno essere applicate direttamente dall’Autorità.
Secondo il presidente AGCOM, Giacomo Lasorella, le nuove regole rappresentano “un passo importante verso un ecosistema digitale più sicuro e affidabile”. Il provvedimento è stato approvato a maggioranza, ma con il voto contrario della commissaria Elisa Giomi, che ha sollevato dubbi sull’equiparazione tra influencer ed emittenti tradizionali.
Il messaggio, però, è chiaro: per chi lavora online con grande visibilità, l’autoregolamentazione non basta più.
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