Recensione Sony Xperia 1 VII: così sbagliato da essere giusto

La confezione di questo smartphone contiene solo lo smartphone e la manualistica. Non è più incluso neanche il cavo.

Sony Xperia 1 VII ha un design che è quasi indistinguibile dal modello precedente. Questo lo rende comunque unico nel suo genere, un prodotto diverso dalla massa e che si fa apprezzare nel suo essere “sbagliato” per gli standard attuali. Il retro è in vetro Gorilla Glass Victus ma ha una trama molto ruvida, quasi da farlo sembrare plastico, una soluzione molto diversa da quello che si vede altrove. Il profilo in metallo e anch’esso a righe, offrendo comunque una buona presa. Lo smartphone è poi ancora una volta impermeabile secondo lo standard IP68. Non è troppo pesante, pesa 197 grammi, e ha perso dalla precedente generazione la sua tipica forma allungata. Il formato è quindi molto più classico e in buona parte anche molto più facile da apprezzare da un pubblico più ampio. Peccato per il posizionamento dei tasti fisici, che a volte può causare dei tocchi involontari.

La scheda tecnica di questo smartphone è ancora quella di un vero top di gamma premium. Abbiamo un processore Snapdragon 8 Elite octa core da 3 nanometri con frequenza massima da 4,23 GHz e 12 GB di RAM. La memoria interna si ferma purtroppo a 256 GB, pur essendo in tecnologia UFS 4.0. Sony Xperia 1 VII è però praticamente l’unico smartphone premium a mettere sul piatto la possibilità di espandere questa memoria sfruttando una microSD (che però ruba uno dei due slot nanoSIM). Abbiamo poi la GPU Adreno 830 e una ampia camera di vapore per raffreddare lo smartphone che dai nostri test però sembra comunque scaldarsi con una certa semplicità durante le sessioni di gioco.

Buona la connettività: 5G, Wi-Fi 7, Bluetooth 6.0 e ovviamente chip NFC. Non manca la possibilità di utilizzare una eSIM e c’è anche il jack audio per le cuffie da 3,5 millimetri, ormai sparito da praticamente qualsiasi altro prodotto sulla piazza dalla fascia media in su. La porta USB-C supporta l’uscita video e abbiamo anche un buon motore della vibrazione. L’audio stereo frontale poi è eccezionale, uno dei migliori fra tutti gli smartphone in circolazione.

Il kit fotografico di questo Sony è ancora una volta unico. La grande novità è nel sensore grandangolare aggiornato a 48 megapixel ƒ/2.0 e andando così ad avere una qualità davvero all’altezza dalla fascia di mercato. Il sensore principale è da 48 megapixel ƒ/1.9 e abbiamo poi un sensore da 12 megapixel con apertura variabile ƒ/2.3-3.5 che varia al variare dello zoom, essendo l’unica vera lente con zoom variabile del mercato smartphone europeo, passando da un ingrandimento di 3.5x a uno di 7.1x, una caratteristica davvero notevole. Il sensore principale è invece da 12 megapixel ƒ/2.0 e integrato nella cornice dello smartphone andando così a non intaccare il profilo del display.

La resa fotografica di questi sensori è molto buona, anche se profondamente diversa da quando vediamo sui concorrenti. Anche qui potremmo anche chiamarla “sbagliata” se paragoniamo gli scatti di Xperia 1 VII a quelli più processati dei concorrenti. Le foto che otteniamo sono molto più simili come concezione a quelle che potreste ottenere da una fotocamera “classica”. Ci sono più sbavature in termini di bilanciamento delle luci per esempio, frutto di un post-processing minore dopo lo scatto. Segnaliamo poi come la fotocamera zoom a nostro parere sia meno incisiva di altri concorrenti, dando risultati meno vividi ma più morbidi. Non è una fotocamera da creator e questo lo si capisce anche dalle molte opzioni manuali e dall’impostazione totalmente diversa dell’app della fotocamera, che per esempio demanda all’AI solo un’unica funzione di auto-reframing nei video.

Sicuramente apprezzabile la presenza del tasto a doppia corsa, anche se personalmente ritengo che un tocco sullo schermo permette di diminuire le possibilità di creare movimenti involontari.

La parte video permette di registrare video in 4K a fino a 120fps. La qualità è molto buona, ma anche qui siamo davanti a dei filmati dove gli automatismi sono molto meno presenti, con una filosofia che per esempio è diametralmente opposta a quella di Google sui suoi Pixel. Le immagini hanno una buona stabilizzazione, ma senza diventare estrema e il passaggio fra le fotocamera è tutt’altro che fluido. Uno smartphone con cui registare bei video, ma non per creator.

Il pannello piatto da 6,5 pollici in tecnologia AMOLED è sicuramente un punto molto forte di questo smartphone. Intanto come detto non è interrotto da nessuna fotocamera, offrendo una visione molto più completa, soprattutto per la fruizione di video o di videogiochi. La luminosità poi, il cui valore non viene dichiarato, è poi molto alta, superiore sicuramente al suo predecessore, offrendo una buona visibilità all’esterno. Abbiamo poi un refresh rate adattivo fra 1 e 120 Hz grazie alla tecnologia LTPO. Come già dalla precedente generazione lo schermo non poi più 4K (offrendo di fatto poco vantaggio su queste dimensioni) ma FullHD+ (1080 x 2340 pixel), protetto da un vetro Gorilla Glass 2. Supporta pienamente la riproduzione HDR10 e nelle impostazioni potrete regolarlo fra varie impostazioni se volete una riproduzione che sia la più fedele possibile.

Sony Xperia 1 VII arriva con Android 15 e per fortuna Sony ha migliorato il suo piano di aggiornamenti promettendo ora 4 nuove versioni di Android (quindi fino ad Android 19) e 6 anni di patch di sicurezza. Un buon valore, ma comunque inferiore a quasi tutti gli altri smartphone premium della sua categoria.

Il sistema non offre nessuna vera nuova funzione, lasciando il tutto molto simile a come Google aveva pensato Android in origine e impreziosendo il tutto solo con qualche piccola chicca, dedicata soprattutto alla gestione del multitasking e delle finestre. Comoda la barra laterale che permette con un solo gesto di aprire una finestra che replica i toggle rapidi, ma più a portata di dito. Il tutto scorre in modo molto fulmineo.

Scavando nelle impostazioni troviamo poi varie impostazioni sulla regolazione dell’audio e del display, dimostrando ancora una volta grande attenzione a questi ambiti.

La batteria di questo smartphone è da 5.000 mAh. Anche Sony, come molti altri big, non ha ancora abbracciato la nuova tecnologia al silicio-carbonio. Questa batteria, unita alla notevole potenza del processore dimostra di non riuscire a garantire autonomie simili a quelle di altri smartphone concorrenti. Con un utilizzo intenso potreste terminare la batteria prima di fine giornata e con un utilizzo medio supererete la giornata lavorativa, ma senza poter arrivare a chiuderne due.

La ricarica poi è a 30W, non rapida come quasi tutti i concorrenti. È però presente la ricarica wireless a 15W.

Sony Xperia 1 VII ha un prezzo di 1.499€ in Europa ma non viene distribuito ufficialmente in Italia, di fatto rendendolo un prodotto veramente raro, ma comunque recuperabile tramite store di altri paesi europei. È un prezzo altissimo, il più alto del mercato odierno (se escludiamo i pieghevoli) che mette questo Sony in una posizione indubbiamente non semplice.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Sony, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Qui trovate maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld.

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