Mario Kart World Recensione: no, non vale 90 euro

. È sorprendente infatti constatare la vastità dell’open world in background, un’enorme distesa di piste e scorci che si dispiegano dietro il menù principale, e, allo stesso tempo, rimanere colti di sorpresa dalla scelta di relegarne l’esperienza ad un semplice contorno. 

Il primo impatto con Mario Kart World è al tempo stesso incredibile ed estraniante

Appena avviato il gioco, si ha la percezione di entrare in un vero parco giochi: sullo sfondo scorrono altri kart in corsa libera, come in una simulazione continua che prosegue mentre voi esplorate il menù. In basso a destra compare l’icona “+”, che invita a premere il pulsante corrispondente per entrare propriamente nella , senza alcun caricamento: basta un attimo e vi ritrovate immediatamente al volante del kart sullo sfondo, immersi in un mondo enorme e senza interruzioni.

modalità di esplorazione libera

, la transizione istantanea fra menù e mappa esplorabile è fluida e sinceramente emozionante, e il contesto visivo è curato e vivo come non mai, bellissimo Nella definizione, nei colori e nella fluidità a 60 fps.

Questa soluzione tecnica è indubbiamente notevole

Peccato però che, oltre a qualche sfida sparsa e a pochi collezionabili, , a cui Mario Kart World sembra guardare con evidente ispirazione. 

non vi sia alcuna vera progressione né la varietà di eventi tipica di un Forza Horizon

L’idea di un “mondo che respira” c’è tutta, ma manca la carne al fuoco: non ci sono feste di strada, gare improvvisate o attività secondarie in grado di rendere quell’open world davvero dinamico. Forse arriveranno in futuro con aggiornamenti, ma, al lancio, l’impressione è che il motore tecnico fosse pronto, mentre il contenuto non ancora del tutto maturo. Ma vale la pena procedere con ordine.

Superato il breve smarrimento iniziale, si torna allora al menù e si scelgono le modalità più familiari: . E quando si arriva finalmente in pista, guarda caso, Mario Kart World mostra tutte le sue potenzialità.

Gran Premio, Battaglia, Prova a Tempo, Sfida e la nuovissima Sopravvivenza

Prima di tutto, , un balzo considerevole rispetto agli schemi a 12 a cui eravamo abituati. Questo si riflette immediatamente sul design, perché le piste sono più ampie, ariose, scandiscono un ritmo di gara a più ampio respiro che invita a sorpassi più arditi e a traiettorie spettacolari.

su ogni circuito si schierano 24 piloti

. Il kart ora può grindare sulle ringhiere, eseguire salti a parete e sfruttare un’impalcatura fisica più convincente. Ogni derapata sprigiona scie di scintille, ogni atterraggio restituisce un piccolo sobbalzo realistico delle ruote sul terreno: il feeling di guida è tangibile, tattile, è davvero eccezionale sui polpastrelli. 

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