Dyson Purifier Hot+Cool HP2 De-NOx fa parte della categoria del trattamento dell’aria, ed è sia un purificatore, che un ventilatore e un termoventilatore. In pratica unisce tre funzioni in un unico dispositivo: purificazione, ventilazione e riscaldamento.
Il design è quello classico di altri prodotti Dyson simili, con il quale è facile confonderlo infatti, quando invece si tratta di un nuovo modello.
Al suo interno troviamo infatti il nuovo filtro HEPA+K-Carbon, in grado di neutralizzare il biossido di azoto (NO₂), un gas inodore e invisibile ma dannoso, spesso presente nelle abitazioni urbane a causa di fornelli a gas, camini o traffico esterno.
Il filtro K-Carbon di Dyson interviene proprio su questo fronte. Grazie a una miscela di carbone attivo e carbonato di potassio (K₂CO₃), il filtro reagisce con il NO₂ trasformandolo in nitrato di potassio (KNO₃) e anidride carbonica (CO₂). Questo processo avviene in modo chimico, rendendo la cattura stabile e permanente.
Rispetto ai classici filtri a carbone attivo, il K-Carbon non si satura rapidamente e riesce a trattenere il 50% in più di NO₂. Un vantaggio non da poco per chi vive in strade trafficate o in abitazioni diverse fonti di combustione.
Il Dyson HP2 è progettato infatti per funzionare 365 giorni l’anno, anche solo come dispositivo per il monitoraggio dell’aria, che entra in funzione al bisogno.
Oltre a questo, l’HP2 monitora e cattura anche:
Materia / materiale particolata/o (PM 2,5 e PM 10)
Formaldeide (HCHO)
Composti organici volatili (COV)
Inoltre, d’inverno può riscaldare l’ambiente, mentre d’estate è un ventilatore, senza mai smettere di purificare l’aria. Il tutto con un sistema completamente sigillato in standard HEPA H13, che garantisce la rimozione di un’ampia gamma di inquinanti.
È insomma un dispositivo che cerca di coniugare il comfort domestico con il benessere, pensato per chi vuole migliorare la qualità dell’aria in modo concreto e continuo, tutto l’anno.
Entrando più nel dettaglio del suo funzionamento, all’interno del Dyson HP2 De-NOx lavora un sistema di filtrazione a tre stadi, progettato per intercettare una vasta gamma di inquinanti, sia solidi che gassosi.
Il primo stadio è dedicato alla cattura del particolato fine, come PM10 e PM2.5. Si tratta di polveri microscopiche sospese nell’aria, prodotte da traffico, combustione, pollini, muffe e polvere domestica. Le PM2.5, in particolare, sono così piccole da poter penetrare in profondità nei polmoni e, nel tempo, creare danni significativi.
Il secondo stadio entra in azione contro i COV (composti organici volatili), molecole nocive che evaporano da vernici, detergenti, mobili nuovi e materiali da costruzione. Questi composti sono legati a irritazioni, emicranie e problemi respiratori, soprattutto in ambienti chiusi poco ventilati.
Il terzo stadio è un filtro catalitico permanente, che distrugge la formaldeide, una sostanza presente in molti materiali da arredamento, rivestimenti e colle industriali. È un inquinante insidioso, perché può continuare a essere rilasciato per anni dopo la posa, anche quando l’odore è sparito.
Questa combinazione permette al Dyson HP2 di offrire una purificazione dell’aria a spettro completo, intervenendo su particelle, gas e molecole tossiche.
È un approccio che non si limita a “ripulire l’aria”, ma punta a migliorarne la qualità reale in modo misurabile, cosa che possiamo tracciare facilmente tramite l’app, o anche direttamente sul piccolo display presente sul dispositivo. La sua efficacia però non è identica contro tutti questi inquinanti, come vedremo in seguito.
Alle funzioni di depurazione, abbiamo già detto che il De-Nox HP12 combina quelle di riscaldamento e (potenzialmente) raffreddamento dell’aria.
Grazie alla tecnologia Air Multiplier, il dispositivo è in grado di generare un flusso d’aria potente e uniforme, senza l’utilizzo di pale. Questo lo rende più silenzioso, più sicuro e capace di distribuire l’aria in modo omogeneo in tutta la stanza, anche perché può ruotare a 350° (tramite l’app è possibile impostare il valore preciso e la direzione) e può anche essere inclinato (vedi foto) in modo da direzionarsi verso l’alto. L’utente può inoltre scegliere da quale direzione far uscire il flusso d’aria, sempre tramite l’app.
In modalità ventilazione, può spingere fino a 290 litri d’aria al secondo, con 10 livelli di velocità regolabili. Non si limita a spostare l’aria come un ventilatore tradizionale, ma la purifica e la raffredda nello stesso momento.
In estate può essere una soluzione efficace per rinfrescare, soprattutto nelle stanze più esposte al sole o prive di climatizzazione, ma sia chiaro che non è in alcun modo un condizionatore e che se la stanza è molto calda continuerà a rimanere molto calda, perché l’HP2 non estrae aria calda da essa.
Al contrario, durante l’inverno, possiamo usare la funzione riscaldamento, dotata di un termostato digitale che mantiene la temperatura impostata in modo preciso. L’aria calda viene inoltre diffusa in modo graduale, in modalità automatica, evitando i getti violenti e concentrati dei termoventilatori classici.
Il Dyson HP2 De-NOx è un dispositivo completamente connesso e compatibile con l’app dell’azienda, che viene usata per tenere sotto controllo tutti i device di casa Dyson.
MyDyson è infatti disponibile gratuitamente per Android e iOS ed è il modo più efficace per usare il Purifier Hot+Cool HP2 De-NOx, anche più efficace del telecomando presente in dotazione.
Con l’app è infatti possibile monitorare in tempo reale la qualità dell’aria, sia all’interno che all’esterno, grazie a una dashboard chiara e aggiornata costantemente, che ci dice com’è l’aria nella nostra città (sono valori medi) e nella stanza in cui si trova il purificatore.
I grafici, che potete vedere illustrati qui sotto, mostrano costantemente l’AQI (indice di qualità dell’aria), con una scala colorata facilmente comprensibile. Oltre a questo vengono indicate anche temperatura e umidità dell’aria nella stanza, con un livello di dettaglio superiore a quello offerto dal piccolo display integrato.
Oltre al monitoraggio, l’app consente di programmare l’accensione e lo spegnimento, attivare la modalità notturna (limita al massimo a 4 la velocità della ventola in modalità automatica), regolare l’intensità del flusso d’aria e impostare routine settimanali.
La compatibilità con Alexa e Google Assistant aggiunge un ulteriore livello di comodità. Bastano comandi vocali semplici per cambiare modalità, impostare la temperatura o verificare lo stato dell’aria. L’integrazione è stabile, immediata e non richiede configurazioni complicate.
L’unico aspetto non presente nell’app, che invece ci aspettavamo, sono delle notifiche in caso di peggioramento della qualità dell’aria. Anche in modalità di monitoraggio continuo, l’app non ci avvisa se per qualche motivo l’aria nella stanza dovesse peggiorare: ce ne dobbiamo accorgere noi aprendola.
Allo stesso modo, sarebbe stato utile far partire in automatico il dispositivo proprio al superamento di una certa soglia di qualità, magari impostabile dall’utente. Speriamo che un futuro aggiornamento software possa ovviare a queste mancanze.
Come molti prodotti Dyson, anche l’uso di HP2 De-NOx è davvero semplice.
Complice un’app intuitiva per quanto ricca di funzioni, unita al pratico telecomando che si aggancia anche magneticamente alla parte superiore del purificatore, in modo da averlo sempre a portata di mano. I suoi tasti belli grandi e con simboli chiari sono piuttosto intuitivi, e comunque riflettono i pulsanti virtuali presenti nell’app, che fugheranno eventuali dubbi.
La prova in casa
Abbiamo provato l’HP2 sia in camera e salotto (dimensioni di circa 25 m², entrambi al primo piano e affacciati su una strada abbastanza trafficata) che in cucina (più piccola) con fornelli a gas, robot da cucina e friggitrice ad aria.
Abilitando la modalità automatica, fa tutto da solo e non richiede attenzioni particolari, ma offre risultati tangibili fin dalle prime ore di utilizzo.
I livelli di tutti i principali inquinanti, in particolar modo particolato, formaldeide e gas ossidanti, scendono a vista d’occhio, fino ad arrivare letteralmente a zero dopo qualche ora di utilizzo (chiaramente, più alti erano i livelli, più tempo ci vorrà).
Soltanto i composti organici volatili non vengono abbattuti così facilmente e rapidamente.
Si tratta, come descritto dall’app Dyson, di odori potenzialmente pericolosi, come quelli emessi da cucine, combustibili, profumi e prodotti per la pulizia. Il modo più veloce per sbarazzarsene è davvero aprire la finestra e cambiare rapidamente l’aria della stanza. Rischiamo di far salire i livelli degli altri inquinanti? Dipende ovviamente da vari fattori, ma anche in caso positivo ci penserà l’HP2 De-NOx a riabbassarli rapidamente.
È rumoroso?
Il funzionamento a regime è abbastanza silenzioso, ma se la stanza parte da uno scarso livello di AQI (l’indice della qualità dell’aria) chiaramente il depuratore si farà sentire perché opererà alla massima velocità, abbassandola poi da solo in seguito alla sua azione. In ogni caso un classico ventilatore a piantana alla massima velocità è più rumoroso.
Ecco, a questo proposito segnaliamo che in modalità notturna la velocità massima viene limitata a 4 su 10, e per qualcuno potrebbe essere anche eccessiva, nel silenzio della notte. È un po’ un rumore bianco, che su camere affacciate sulla strada potrebbe anche essere un benefit perché funziona un po’ da cancellazione del rumore. In ogni caso, basta impostare manualmente la velocità per ovviare al “problema”.
Anti-allergie e non solo
C’è poi un’ulteriore componente che ho sperimentato con piacere personale: la riduzione delle allergie. Chi soffre di allergia, asma o semplicemente vive in città, noterà facilmente un’aria più leggera, meno irritazioni alla gola e una respirazione più fluida, utile sia di notte per dormire più sereni che durante attività come lo sport indoor.
Proprio per chi si alleni quotidianamente in casa, avere uno strumento simile è un bonus da non sottovalutare. Durante l’attività sportiva il respiro si fa più intenso e spesso non filtrato dal naso: assicurarsi di inalare solo aria “pura”, giorno dopo giorno, può fare la differenza.
Quando si sceglie un purificatore d’aria, ci si concentra spesso sulle prestazioni, ma è altrettanto importante capire quanto consuma, dato che potenzialmente è un apparecchio che può restare sempre attivo in modalità automatica, e quindi anche quanto impegno richiede nel tempo.
Consumi elettrici: quanto incide sulla bolletta?
Il consumo dipende molto, ovviamente, dalla modalità utilizzata.
In modalità purificazione o ventilazione, il dispendio è contenuto, tra i 30 e i 40 watt, a seconda della velocità, in linea con altri dispositivi simili.
È quando entra in funzione la modalità riscaldamento che bisogna “preoccuparsi”. Il consumo può infatti salire fino a 2.000 watt, anche in questo caso in linea con altri termoventilatori. Ciascuno farà ovviamente le sue valutazioni se sia o meno opportuno usarlo ed eventualmente per quanto tempo.
Anche in questo caso però ci sono gli automatismi a venirci in soccorso: il termostato digitale mantiene la temperatura impostata e spegne il riscaldamento quando non serve, evitando sprechi inutili.
Manutenzione, ovvero quanto dura il filtro
Il filtro principale (HEPA + carbone attivo) va sostituito con cadenza variabile, a seconda dell’utilizzo. Il suo consumo è chiaramente indicato nell’app, che avvisa nel momento in cui è necessario cambiarlo. In linea di massima, questi sono i tempi stimati:
ogni 6 mesi se acceso 24 ore su 24
ogni 12 mesi con uso medio (12 ore al giorno)
ogni 2 anni se viene usato occasionalmente (circa 6 ore al giorno)
La sostituzione è semplice e guidata da notifiche sull’app e sul display.
Il filtro catalitico contro la formaldeide è permanente, quindi non va mai cambiato.
La manutenzione è insomma semplice e occasionale, nella maggior parte dei casi con cadenze annuali, quindi non rappresenta una preoccupazione.
Il prezzo di listino del Dyson Purifier Hot+Cool HP2 De-NOx è di 799 euro (online qualcosina meno) e colloca questo dispositivo nella fascia alta del mercato.
È una cifra importante e proprio per questo è anche facile bollarlo come “caro”, magari paragonandolo ad altri modelli che però sono carenti di qualcosa. Bisogna invece tenere a mente che si tratta di un dispositivo 3 in 1:
purificatore avanzato,
ventilatore,
riscaldatore.
E oltre a questo, bisogna sottolineare che le fa bene tutte e tre, in particolare la purificazione. La sua efficacia nel neutralizzare il biossido di azoto è praticamente senza veri concorrenti diretti in questa fascia, per quanto sia possibile trovare soluzioni più economiche, ma rinunciando a questa caratteristica chiave (e non solo).
Altro aspetto da considerare sono le dimensioni compatte (rispetto a buona parte della concorrenza) e un design riconoscibile ma a suo modo elegante, non come certe “colonne” che mal si adattano a qualsiasi ambiente.
E poi sì, c’è senz’altro una parte di “marchio Dyson“, che include design, materiali e assistenza del brand che incide sul costo, nel bene e nel male. Ma non è che la concorrenza di pari livello sia economica. Per esempio, Dreame, un marchio non certo noto per essere particolarmente caro, ha di recente lanciato i suoi primi purificatori e sono anche più cari dell’HP2 di Dyson.
Chiaramente, come tutti i prodotti “polivalenti”, ha senso prenderlo in considerazione solo se abbiamo bisogno di sfruttare tutte le sue caratteristiche, soprattutto quelle più specifiche.
Chi vive in una strada trafficata, usa tanto i fornelli a gas, e magari soffre di allergie, asma o problemi respiratori, potrebbe trovare nel Dyson HP2 un alleato prezioso.
Non è un acquisto per tutti, ma per chi ha esigenze specifiche e vuole investire in qualità dell’aria (e salute), è uno dei modelli più completi e affidabili disponibili oggi.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Dyson, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Qui trovate maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld.
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